SOULS 40
emanuel dimas de melo pimenta
1973-2013


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L'Immagine dell'Anima
Lucrezia De Domizio Durini
(2001)

La personalità creativa implica qualità come indipendenza, originalità, apertura, intuitività ed impegna l'intero essere in ogni istante della vita. Quando parliamo della creatività tutto sembra indicare che ci troviamo di fronte a una potenzialità concessa a tutti, o all maggior parte degli esseri umani fin dalla nascita, che molto spesso viene smarrita o bloccata o seppellita a mano a mano che la persona é assorbita dalla civiltà, dal progresso, dallo stress dela vita quotidiana.

Ci sono rari uomini che collocano la propria creatività in quella zona spirituale della condizione umana che rende la vita un susseguirsi di atti creativi. Il progresso e la natura vivono in simbiosi come l'energia e lo spendore di tutte le loro operazione umane e creative che intraprendono nel percorso della vita.

Emanuel Dimas de Melo Pimenta é uno di questi rari uomini che la natura ha dotato di un incommensurabile talento spirituale, una nobilità creativa ove il senso primario é uno sviluppo continuo do conoscenza atto alla trasformazione dell'essere per il bene fruttifero della società.

Pimenta é architetto, fotografo, compositore e scrittore, ma immanzitutto é un sano poeta. Un poeta umano che, con la sua versatilità, insegna agli uomini la regale dignità nel saper costruire la verità oggettiva del tempo. Un tempo che gli ha permesso di addentrarsi nel labirinto della cultura, ove lo studio continuo rappresenta il capitale e la materia primaria delle sue opere creative.

Nella giovinezza si interessa dei più illustri personaggi del passato come Platone, Kant, Aristotele che unitamente a Jung, Freud e Lacan hanno fondato le radici del suo sapere e il senso di un viaggio infinito che, attraversando Nietzsche, Wittgenstein, Kiekegaard, Holderlin fino as arrivare al romanticismo di Steiner, Novalis, Schelling, toccano le corde di insaziabile desiderio di pura conoscenza.

Un amore a parte é sempre stato per l'Arte che con passione ha studiato ed interpretato profondamente. Partendo dall'interesse per l'Arte antica si é addentrato nelle ricerche più significative dell'Arte Contemporanea, assumendosi in prima persona, responsabilità di riflessione ed analisi profonde. Con molti artisti ha collaborato e lavorato in simbiosi, per Joseph Beuys ha sempre nutrito un sentimento di grande ammirazione e per lui ha composto musiche, colonne sonore di straordinaria sensibilità interpretativa.

Con il passare degli anni l'Arte é divenuta per Pimenta un elemento importante di attiva maturazione rivolta all'evoluzione delle sue operazioni artistiche, culturali e sociali.

L'Architettura é parte integrante della sua professione, si interessa di maniera specifica e constante, ne approfondisce tutti I paradigmi storici e contemporanei, li elabora secondo la sua innata intuizione creativa e, nei primi anni '80, crea la sua grandiosa opera: l'Architettura Virtuale di cui Pimenta é il primo artefice ed inventore dell'inedito linguaggio.

Una pratica attiva che sviluppa attraverso un' acuta ricerca tecnologica con scenari di mezzi inventivi tra I più avanzati della scienza internazionale odierna. Su questo argomento molte sono le documentazioni, saggi, conferenze, pubblicazioni che lo redono famoso in molti paesi nel mondo.

La cultura del passado e le teorie praticate dei nuovi linguaggi tecnologici sono la materia primaria delle sue opere creative.

La tecnologie ha rappresentato per Pimenta un valore assoluto. Un importante strumento per tessere le sue opere creative. Una funzione necessaria a trasmettere suoni, parole, segnali e coefficienti atte ad operare nella cultura universale.

Le varie letture, I viaggi in paesi lontani ed unusuali, l'apprendimento profondamente scientifico delle nuove tecnologie di comunicazione, le esperienze vissute in prima persona, le amicizie di prestigiosi intellettuali nelle vie più diversificate del sapere come René Berger, Francesco Mariotti, Merce Cunningham, Pierre Levy, Jorge Medauar, William Anastasi, Joseph Brenner, Carlos Villalón and Hans Joachim Koellreutter tra tanti altri, hanno reso possibile un'evoluzione culturale intensa e profonda, equilibrata e armonica.

Tutto questo affascinante e incomparabile bagaglio culturale fanno di questo uomo-artista un esempio d'incomparabile energia ove la voce della cultura divieneeco rivolto all'universalità delle Arti e all creatività dell'uomo.

Emanuel Dimas de Melo Pimenta vive costantemente un progetto do Intercomunicazione Culturale che non solo ha teorizzato in libri e saggi, ma principalmente lo ha divulgato nella scena culturale internazionale, praticando quella famosa Utopia Concreta di cui tantò predicò ed esercitò nel mondo il Maestro tedesco Joseph Beuys.

La sua magica passione é rivolta all'elemento musicale, inteso come verticalità dell'io, come parola invisibile del pensiero.

Figlio de John Cage, ha saputo dal suo amico-maestro, trasformare il misterioso silenzio di suoni I rumori, in un nuovo vocabolario musicale in cui uomini illustri come Merce Cunningham, ed altri sono appasionati visionari di transformazioni figurative di altissime metafore.

Le composizioni musicali di Pimenta sono colonne sonore per documenti beuysiani, per illustrazioni di memorie, per aggregazioni concettuali del pensare, del volere e dall'agire.

La musica é l'attrazione profonda che ha rapito I sogni della sua infanzia ove l'abstratto, associadosi al concreto, rivela saggezza, interpretazione, ineffabilità di percezioni personali tonalità e magica armonia.

Il Compositore dei suoni dell'anima.

L'Artista che vive la sua musica come una forma tagliata nel tempo.

L'immagine eterna che lancia alla contemporaneità il suo messaggio di amore tra gli uomini.

La sua musica sedimenta le relazioni storiche del passato, per riscontrare e ritrovare armonia, simmetria, proporzioni e ordine nel mondo naturale. La presenza della musica nella sua vita é costante, controllata, sensoriale, deliberadamente ai limiti di ogni paradigma. Gli studi attualmente in corso di trasformazione hanno condotto il compositore Emanuel Dimas de Melo Pimenta ad una nuova ricerca, una forma di linguaggio plastico-sonoro che lo rende un uomo di rara qualità creativa.

La musica è amore di bellezza… Colui che possiede anima musicale, potrè amare gli uomini. (Platone)

I due compagni di viaggio: il flauto e la macchina fotografica giocano un ruolo importante nela vita culturale e personale di Pimenta.

Il primo é l'esercizio quotidiano che si rivolge al pensiero come atto di fede per l'anima. Un gesto di un'azione interiorizzata che giorno dopo giorno conferisce significato alla vita.

Una vita di religiosità ove la famiglia, I valori umani, le sofferenze, le gioie, i su successi, i sentimenti, l'amicizia acquistano sacralità e vivono in analisi comparata con lo scorrere del tempo.

Il Tempo è per Pimenta la costruzione intellettuale di un futuro verosimile.
Il suo flauto magico scandisce la percezione di un tempo infinito, di una sicurezza eterna, di un equilibrio che gli garantisce armonia. Un eccellenza di preghiera, un rituale che attraversa l'inaferrabile e interagisce solo e soltanto con quelle Arti di cui é esegutore di significati universali.

La macchina fotografica é per Emanuel Dimas de Melo Pimenta l'attività dell'anima che imprime I sentimenti più profondi, accoglie e raccoglie, come uno specchio incandescente toccato dai raggi solari, I riflessi dell'umano, della natura e delle cose che abitano l'universo.

Non usa tecniche metodologiche, ma detrae all'immagine il banale figurativo per donare un'anima nuova, una voce consapevole del passato che analizza il presente e guarda il futuro, comunque lontana dalle superficialità del quotidiano.

Le fotografie di Pimenta non sono rivolte alla mondaneità, non ritrae personaggi, ma persone, penetra nel luogo dei sentimenti, nella camera oscura del pensiero, tentando di annullare sempre ogni distanza di tempo e di spazio, di banalità e d'inganno.

L'Arte che da anni professa Emanuel Dimas de Melo Pimenta è l'ispiratrice del bene. Apportatrice di equilibrio ed armonia, miglioramento dei costumi, ampiamento di pensiero, una poesia costante che tenta di trasmettere sempre e comunque attraverso quei volti amici che negli anni sono stati interlocutori di sguardi, di sorrisi umani per e nella cultura universale.

Comprendere il suo linguaggio presuppone un'esperienza vissuta nella cultura e questa si universalizza solo in quanto il comprendere la detrae dalla sfera della vita immediata e la ribalta nell'universalità.

Con l'obiettivo focalizza una comunicazione silenziosa, intima, attenta, ma ampliata, dove ogni immagine appartiene ad una storia personale che, intrecciandosi con l'individuale progetto di vita intellettuale, accresce e sviluppa quella zona di ricerca che dona unicità alle opere fotografiche e si amalgama con l'intera creativita di Emanuel Dimas de Melo Pimenta.

Le tonalità che usa per le sue composizioni sono il prolungamento delle sue immagine fotografiche. C'é una dolce magia nelle sue creazioni che si collegano costantemente in differenti situazioni. Nessuna analisi reale ci permette di cogliere il punto di passaggio, se non formale, nelle sue opere o meglio operazioni, sappiamo comunque di essere sempre nel piano della più sensibile ed acuta cultura.

Emanuel Dimas de Melo Pimenta è l'uomo-artista che, attraverso le sue opere creative progetta l'architettura dell'affascinante paesaggio del'universo.

Compone le note seducenti della religiosità della vita.
Fotografa quella zona dell'uomo che Aristotele chiama la Forma dell'Anima.

In queste sue geniali creazioni, tenta di trasmettere al mondo un messaggio profondo di riflessione spirituale ed umana, un armonico equilibrio cho solo e soltanto l'Arte può e sa donare.