Il Mistero delle Acque Libere
il magico acquedotto di lisbona

emanuel dimas de melo pimenta
 
 

Nel 2012 ho iniziato due grandi saggi fotografici sulla acquedotto di Lisbona, con migliaia di immagini. Allo stesso tempo, il medico, amico e fotografo Miguel Ribeiro ha anche tenuto un grande saggio fotografico su questo magnifico edificio. Siamo entrambi stati guidati della nostra cara amica Margarida Ruas, uno dei maggiori esperti al mondo sui gli segreti di questo splendido edificio dei primi anni del XVIII secolo. I mie saggi fotografici sonno dedicati a lei.
L'acquedotto di Lisbona, conosciuto anche come Acquedotto delle Acque Libere, è uno dei più grandi edifici del mondo, con un'estensione di cinquantotto chilometri traverso bellissime camere, corridoi, atri - tutto costruito in pietra. Il suo design ha seguito i segreti mistici della cultura europea, le stessi che hanno formato l'anima di Mozart, di Borromini, di Piranesi o di Claude Debussy fra tanti altri.
L'acquedotto è sopravvissuto intatto al terribile terremoto del 1755 che distrusse gran parte della città, uccidendo migliaia di persone. Voltaire è stato profondamente colpito con la violenza di quel disastro naturale.
Con una lunghezza di otto mille e ottocento cinquanta chilometri e circa quaranta mila torri, la favolosa Muraglia cinese è senza dubbio il più grande edificio mai. D'altra parte, l'acquedotto di Lisbona ce una raffinatezza architettonica che trascende la sua funzione originaria.
Uno dei miei saggi fotografici è intitolato Il Fantasma dello Acquedotto e l'altro, Il Mistero delle Acque Libere. Un frammento di quest'ultimo, in bianco e nero, è ora pubblicato in libro, in due edizioni, una in portoghese e altre in inglese.
Margarida Ruas lavora intensamente per questo meraviglioso edificio divenire un patrimonio mondiale dell'UNESCO. E dovrebbe essere. Solo alla fine del ventesimo secolo l'essere umano è stato in grado di creare edifici di queste dimensioni, probabilmente non così enorme, sicuramente non così durevole, e mai come un progetto architettonico. Tali enormi edifici del ventesimo secolo sono specie di grandi magazzini, oggetti di ingegneria e quindi senza una tale qualità estetica .
Penetrare nello Acquedotto delle Acque Libere è come immergersi nella geometria sacra, nel pensiero illuminista che, contrariamente a quanto a volte si dice, era estremamente dedicato alla scoperta e al occulto - come in Keplero, Pascal o Newton. Un periodo storico dedicato ad un universo mistico che sarebbe disintegrato dalla cultura meccanica del ottocento, ma i cui principi siano recuperati all'inizio del ventesimo secolo dalla fisica quantistica, dai fenomeni di "emergenza" e di autopoiesi, e dello ciber-universo di René Berger, tra gli altri, ci offre una nuova dimensione per il principio che enigmaticamente chiamiamo "mistero".
Il riconoscimento del acquedotto di Lisbona come Patrimonio Mondiale è il modo migliore de preservare per le generazioni future questo favoloso edificio - che ora è minacciato.
Il libro con un centinaio di foto di questo edificio enigmatico e favoloso, molti dei quali fati in posti raramente visitati, è - come gli altri miei libri - a prezzo di costo e può essere ordinato in
http://www.asa-art.com/edmp/dstr/index/amazon/books.html.
Indipendentemente dal libro penso che tutti coloro che credono nella umanità e sono orientati al futuro, alla scoperta, dovrebbe firmare la petizione qui sotto - semplicemente cliccando su
http://peticaopublica.com/pview.aspx?pi=P2013N71257 e diffondere al maggior numero possibile di amici, l'urgenza di salvare uno dei più interessanti e poco conosciuti capolavori umano che è, di per sé, un vero patrimonio dell'umanità.

Emanuel Dimas de Melo Pimenta, 2013